Ascoltare le parole di Pasolini, e progettare il prossimo PRGC di Villesse

Qualche giorno fa, grazie ad una trasmissione radiofonica della RAI, Decanter, ho ascoltato una interessante frase del poeta Pier Paolo Pasolini. Una affermazione del 1963 parlando del film “La rabbia”:

Quando il mondo classico sarà esaurito, quando saranno morti tutti i contadini e tutti gli artigiani, quando l’industria avrà reso inarrestabile il ciclo della produzione, allora la nostra storia sarà finita”. 

Una frase del 1963, di un poeta che guardava lontano, un “lontano” che è ora terribilmente “vicino”. Non dobbiamo continuare a uccidere il mondo classico, fermiamoci, non vorrei essere ricordato tra quelli che hanno contribuito a “terminare” la storia.

Dobbiamo avere il coraggio di fare le scelte per la conservazione della vera ricchezza, l’Ambiente. Di quello che ne rimane dopo la selvaggia cementificazione. Aiutiamo chi conosce il vero valore della terra, l’agricoltore, a continuare la sua opera.

ARES FVG – dal primo gennaio 2014 dove spedisco i miei VEA?

Dalla lettura del “Il Piccolo” sembra che entro il 31 dicembre 2013 dovrà essere sciolta l’ARES FVG, l’unica Agenzia Regionale che si interessa di Energia e di Sostenibilità.

Sembra che non si voglia fare nessun passo avanti per rendere la Certificazione Energetica e nel nostro caso anche quella Ambientale VEA, una certificazione: seria, utile, fatta bene e soprattutto controllata da un Ente terzo.

Siamo in attesa dell’approvazione del Protocollo VEA che dovrebbe sostituire il protocollo VEA Energetico, non vorrei che ora, a causa di questa notizia, ci sia un ulteriore stop. Altre regioni italiane come per esempio la Lombardia e l’Emila Romagna, hanno fatto dei percorsi importanti, soprattutto sul fronte dei controlli A quando questi passi da parte della nostra Regione Friuli Venezia Giulia?

A chi spediremo le nostre amate Certificazioni Energetiche (ACE) e VEA? Forse a qualche società privata sostenuta da sponsorizzazioni o qualche associazione senza fini di lucro?

Troppe domande, speriamo di ottenere delle risposte positive nei prossimi giorni.

Un PRGC “Partecipato” a Villesse

Prima dell'Ikea

Ho ascoltato con interesse, venerdì 29 giugno 2012, le relazioni dei professionisti incaricati dal comune di Villesse per la revisione generale del Piano Regolatore Generale Comunale. Relazioni che hanno snocciolato una valanga di dati, che ovviamente, non disponendo di documentazione, sono per lo più persi nell’aria.

Quello che si è capito è che Villesse in questi ultimi 10 anni circa, ha subito un vero stravolgimento.

La frasi che ho sentito: “L’attuale PRGC non è stato in grado di gestire la situazione attuale” e “in pochi anni abbiamo occupato una quantità di territorio come in tutta la storia del Paese“, sono quelle sulle quali voglio portare il mio pensiero.

Non credo sia giusto addossare allo strumento PRGC attuale, l’incapacità di gestire l’espansione dell’area commerciale che per semplicità ma non correttamente, chiameremo Ikea. Lo strumento aveva tutti i mezzi per gestirlo, solo che la politica ha fatto il solito gioco, ha predicato bene e poi ha razzolato malissimo. Preferendo uno sviluppo, che definirei poco sostenibile, ad una idea di tutela della qualità della vita e del paesaggio. Le innovative direttive del PRGC sono state sacrificate al primo imprenditore e alle prime promesse dei soliti 3000 posti di lavoro.

Quando una comunità decide di cementificare in pochi anni una superficie pari a quella occupata dai nostri avi durante molti secoli, dovrebbe riflettere e capire che la strada intrapresa è una strada sbagliata e che il domani non ci concederà la possibilità di un piano “B”. Si è deciso di abbandonare possibili soluzioni di autosufficienza, unica soluzione per superare le crisi, per sposare un dio nordico.

Rimanendo sulla questione “razzolare”, il prossimo PRGC si baserà anche su un dato riportato nella riunione, più di 10 anni fa a Villesse erano presenti 58 maiali ora ne contiamo solo 8.

Quindi non mi resta che ricordare la saggezza popolare che dice: si chiudono gli steccati dopo che i maiali sono già scappati.